Dati di progetto
Cantina vinicola
Immersa nelle colline cesenati, incastonata all’interno del terreno come un gioiello prezioso da custodire: la nuova cantina vinicola privata richiesta dalla committenza deve essere un tutt’uno con il terreno da cui nascono le uve e le viti che rendono grande il sangiovese nella Romagna. Sono questi i cardini del masterplan di progetto su cui è tutt’ora in corso lo studio preliminare di questo grande piano, coadiuvato da un pool di esperti in ambito di sviluppo aziendale e di enologia.
La cantina si configura come una struttura ipogea, interamente incastonata nel terreno, secondo una logica progettuale che unisce sostenibilità ambientale, rispetto per il microclima e controllo passivo delle condizioni termoigrometriche. Solo due ampie pareti vetrate orizzontali emergono dalla collina, come sottili fenditure che permettono l’ingresso di luce e aria, preservando al contempo l’integrità termica degli ambienti dedicati all’invecchiamento del vino, in particolare della barricaia.
Il percorso architettonico si sviluppa secondo linee sinuose e morbide, accompagnando il visitatore dalla corte d’ingresso fino agli spazi interni. Cuore iconico del progetto è una scala elicoidale monumentale, ispirata al movimento spiraliforme del tralcio di vite, che collega i due livelli principali e conduce all’area panoramica superiore, offrendo una spettacolare vista sulle colline romagnole.
L’interior design riflette un’estetica sobria e raffinata: materiali naturali, finiture di pregio e arredi sartoriali definiscono un ambiente dal forte impatto sensoriale, capace di evocare la qualità e l’eleganza del prodotto che qui viene custodito. Il progetto è stato presentato alla committenza attraverso un video-rendering immersivo 3D, in grado di restituire un’esperienza emozionale completa, anticipando la poetica spaziale dell’intervento finale.
Questa cantina rappresenta una sintesi perfetta tra architettura, paesaggio e cultura del vino, un’opera in cui il gesto progettuale si annulla nella terra, dando voce al territorio e celebrando con discrezione l’identità profonda del Sangiovese di Romagna.